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RAVIOLI PATATE E GAMBERI...CON TARTUFO!



Ravioli... ebbene si fa presto a dirlo ma quanti modi di fare i ravioli ci sono e soprattutto quante sono le varieta' di farcie presenti?
Forse e' proprio questo il bello di mettersi ad impastare e poi creare dei piccoli scrigni con all'ínterno quello che piu'ci stuzzica.
Alle volte, anche  se siamo prigre e allunghiamo la mano verso quelli dei supermercati, riflettiamo su quanto sia veloce effettivamente farli in casa con ingredienti genuini e soprattutto che abbiamo gusto!
Ecco la mia proposta...ravioli di patate e gamberi con un piccolo tocco di classe, l'aggiunta del tartufo e l'emulsione della maggiorana.


200 GR PATATE A BUCCIA ROSSA
200 GR GAMBERONI
SALE, PEPE

200 GR FARINA BIANCA
2 UOVA
1 TUORLO
SALE

TARTUFO NERO Q.B
MAGGIORANA Q.B
OLIO

Pulire le patate e lessarle in acqua bollente e farle raffreddare.
Pulire i gamberoni freschi e condirli con succo di limone e olio: tenere da parte per almeno mezz’ora.
Frullare i gamberoni e le patate insieme e regolare di sale e pepe.
Preparare la pasta fresca nella maniera tradizionale impastando la farina con le uova e il pizzico di sale e dopo che riposera’ un po’tirarla in rettangoli di pasta molto sottili: su uno dei due disporre a distanza il ripeino e poi richiudere con il secondo foglio facendo attenzione a non creare aria all’interno.
Tagliare i ravioli con il coppapasta e e richiudere bene con i rebbi della forchetta.
Intranto prendere la maggiorana fresca, pulirla leggermente sotto l'acqua corrente poi sbollentarla giusto per qualche secondo e  metterla subito in una ciotola ghiacciata.
Frullare velocemente con un pizzico di sale ed emulsionare con l'olio a filo ed eventualmente l’acqua di cottura dei ravioli.
Si deve ottenere una emulsione di maggiorana che rimarra’ verde e molto profumata.
Cuocere i ravioli in acqua bollente salata, mantecarli leggermente con un po’di burro, disporli nei piatti, versare qualche goccina di emulsione di maggiorana e spolverare con qualche fettina di tartufo.
Piu'semplici da fare che da spiegare, fidatevi!

 

CONTEST - RICETTE DEI LETTORI

E questione ormai di poco e si concludera' il bellissimo contest con un giudice straordinario, Davide Botta, che si e'gia'messo all'opera...


Ecco a voi adesso la ricetta di Ludovica

Ciao sono Ludovica,
innanzittutto complimenti per il blog e soprattutto grazie di aver dato la possibilità di partecipare al concorso anche a chi non ha un blog(come la sottoscritta).
Per me i colori della primavera non possono che essere un bel rosso, giallo e verde acceso e ho cercato di riportarli entrambi nella  mia ricetta. 



 Asparagina in veste di tacchino con peperoni in agrodolce

Ingredienti:

1cipollotto
1 peperone giallo
1 peperone rosso
olive taggiasche
timo fresco
pangrattato
1 cucchiaio di aceto di vino
1 mazzo di Asparagina
4 Fette di tacchino(o pollo se preferite)
1 etto di Prosciutto crudo
1 Arancia
1 Limone
brodo vegetale, sale e pepe

Procedimento:

Per i peperoni:
Spellare con il pelapatate i peperoni, privarli dei semi e dei filamenti interni e tagliarli a cubetti non troppo piccolini.
In una padella rosolare il cipollotto tagliato finemente con un po' d'olio. Aggiungere i peperoni al fondo e cuocerli a fuoco medio con il coperchio.
Dopo 3-4 minuti aggiungere un mestolo di brodo vegetale in modo che si ammorbidiscano per bene. A metà cottura(circa 12-15 min) aggiungere un pizzico di sale, l'aceto , le olive(private del nocciolo possibilmente) e il timo.
Continuare a cuocere finchè non risulteranno morbidi e se risultano troppo asciutti aggiungere del brodo vegetale avendo cura di mantenere l'equilibrio dell' "acidino" dato dall'aceto (quindi eventualmente aggiungendono un minimo).
All'ultimo aggiungere una spolverata di pangrattato.

Per la carne:
Innanzitutto cuocere due tre min al vapore la vostra asparagina in modo che rimanga ancora consistente e lasciar marinare in citronette di olio e limone per una mezz'oretta.
Intanto battere con il batticarne le fette di tacchino fino a renderle più sottili. Salarle e peparle e ricoprire ciascuna fetta con il prosciutto crudo. Adagiare su ogni fetta circa sei asparagini(dipende dalla grandezza di quest'ultimi e se si utilizzano asparagi grandi anche solo 2-3)
Iniziare ad arrotolare il tacchino fissando le due estremità con uno stuzzicadente grande creando un' involtino(o meglio un rivestimento per i vostri asparagi).
A questo punto scaldare una padella antiaderente con un filo d'olio e rosolare su tutti i lati il tacchino a fiamma viva, successivamente sfumare con un mestolo di brodo vegetale e il succo dell'arancia e di mezzo limone(così che non rimanga un sapore troppo dolce dell'arancio, ma agrumato). Lasciar cuocere con un coperchio almeno una ventina di minuti.
Una volta che la carne ha preso colore ultimare la cottura alzando un po' la fiamma e se si vuole ottenere una salsa più cremosa aggiungere un cucchiaino di farina sul fondo per dare consistenza al sughetto.
Tagliare la carne a fettine di circa 1-2 cm per avere dei bocconcini sfiziosi.

AGNELLO...FINALMENTE


Con il tempo inevitabilmente sono cambiata e anche i miei gusti e lo stesso palato forse e'diventato un pochino piu'raffinato.
Non che disdegno pane e salame, anzi, da certe cose piu'si invecchia piu'difficilmente si riesce a rinunciare, ma in certo senso cibi che trovavo sgradevoli in "tenera eta''"adesso invece li apprezzo di piu'.
Per farvi un esempio, l'agnello e'un tipo di carne che non ho mai sopportato ma adesso riconosco che ci sono moltissime maniere per cucinarla e che soprattutto una costoletta d'agnello, trattata con amore e coscienza, puo'diventare un piatto raffinato e in grado di stupire, non solo il palato, ma anche la vista.
E poi volete mettere la soddisfazione di abbattere non solo i miei  pregiudizi culinari da addolescente ma anche quelli di un piccolo uomo che devo sfamare!
 Non vi resta quindi che provare queste costolette d'agnello battute alle mandorle e verdure di stagione!


3 COSTOLETTE D'AGNELLO
1 UOVO
80 GR MANDORLE  
100 GR PANCARRE
30 GR FARINA
TIMO MAGGIORANA
1 NOCE DI BURRO CHIARIFICATO

1 CAROTA
1 ZUCCHINA NOVELLA
1 FIORE DI ZUCCHINA
OLIO, SALE, PEPE
LIMONE

Sgrassare e snernave le  costolette d'agnello, batterle con un batticarne e disporle su un vassoio.
Nel frattempo far rosolare le erbe con un po’di olio e aggiungere le mandorle e il pancarre’ tagliato a pezzettoni.
Frullare il composto.
Inafarinare le costolette, salarle e passarle nell'uovo sbattuto e poi nel pane con le mandorle facendo aderire bene l'impanatura.
Cuoceree le costolette d'agnello in padella antiaderente con burro chiarificato per 3 minuti da ciauscun lato.
Servire con le verdure e i fiore di zucchina.
Con un coltello affilato tagliare la parte verde delle zucchine e le carote in fine brunoise.
Condire con olio, un pizzico di sale e pepe e lasciare risposare venti munti circa chiuse da una pellicola.
Pulire ed aprire bene il fiore di zucchina, metterlo nell'olio bollente e tirare su facendo attenzione a non romperlo.Lasciar sgocciolare leggemente sulla carta assorbente.
Condire la costoletta d'agnello sul letto di verdure e il fiore di zucchina fritto!

CONTEST - RICETTE DEI LETTORI

 A pochi giorni dalla fine del contest una bellissima ricetta da una lettrice appassionata di cucina: Claudia.


Ciao mi chiamo Claudia ho 26 anni e  sono un appassionata di cucina ma  purtroppo non ho un blog su cui pubblicare la ricetta e per questo mi sona avvalsa della cara e vecchia mail. Ho visto il tuo contest dal blog di un amico e provo a partecipavi( anche se la scelta di un giudice come chef mi emoziona un po’) inviando una ricetta semplice che spero possa stuzzicare i palati.:-)

 
Paccheri al sapore d’Italia (per 2 persone)
·         200g ricotta vaccina
·         200g burrata
·         20g basilico fresco
·         30g pistacchi sgusciati
·         Pomodori freschi
·         Aglio
·         Sale e Olio evo q.b.
·         250g paccheri (ne ho buttati un po’ di più perché andranno riempiti ,e nella cottura bisogna considerare che qualcuno potrebbe rompersi)
Procedimento:
Ho cominciato a preparare un finto pesto con il basilico e l’olio evo nel mixer ( un consiglio per non far perdere il colore brillante al basilico mettete qualche cubetto di ghiaccio nel frullatore) che ho messo da parte.
In una ciotola ho cominciato a lavorare la ricotta setacciata con la burrata privata del suo liquido, fin quando non si creato un composto omogeneo.
Ho aggiunto al composto di ricotta e burrata una parte dei pistacchi tritati e qualche goccia di “finto pesto” di basilico.
Cotta e scolata la pasta, la passo velocemente sotto l’acqua fredda, al fine di poter subito riempire i paccheri con il composto precedentemente preparato con l’aiuto di una Sacha poche.
Intanto in una padella metto a profumare dell’olio con un aglio e vi butto i pomodori freschi precedentemente tagliati a listarelle e lasciati  riposare per  far perdere l’acqua di vegetazione, e li lascio andare per un paio di minuti aggiungendo un pizzico di sale e qualche foglia di basilico e togliendo l’aglio ormai imbiondito.
Prendo un piatto e dispongo i paccheri in fila alternando i 2 strati con il pomodoro ancora caldo, infine nell’ultimo strato ho messo i pomodori con qualche goccia di basilico e della granella di pistacchi tritata.
Buon appetito.

Bravissima Claudia!...e forza ragazzi manca una settimana!

TORTA SEMPLICE AI PISTACCHI




Questi sbalzi di temperatura si riflettono inevitabilmente sul mio umore; il sole porta allegria e voglia di partire  ma il caldo improvviso porta di conseguenza stanchezza, come del resto il freddo,  ormai tipico del week end, porta apatia e scontentezza.
Inevitabilmente nell’ arco della settimana si passa quindi da uno stato d’animo all’altro; penso di non essere molto paziente con la gente in questo periodo e anche la mia voglia di cucinare viene meno e sono decisamente altalenante ai fornelli.
Questa che vi lascio e’una torta sempliccissima come da un po’mancano sul mio blog, veloce ma perfetta per le colazioni...ecco la Torta ai pistacchi.


3 UOVA
100 GR ZUCCHERO
0,5 DL OLIO DI OLIVA
80 GR FARINA
50 GR FECOLA
½ BUSTINA DI LIEVITO
100 GR PISTACCHI DI BRONTE


Raccogliere i tuorli in una terrina e sbatterli con il frullino con lo zucchero finche’il composto diventi spumoso.
Montare a parte gli albumi con un pizzico di sale aggiugere al composto di tuorli e amalgamare dal basso verso l’alto.
Unire setacciando la farina e la fecola che avremo unito con il lievito e infine l'olio, sempre continuando a rimestare con cura. Versare l’impasto in una teglia e sopra versarvi i pistacchi tritati grossolanamente.
Cuocere nel forno a 180 gradi per 40 minuti.


A TAVOLA CON I FIGLI


Continua l'appuntamento con la nostra dietista Stefania Acquaro che studia queste ricette, donandoci preziosi consigli sull' alimentazione dei nostri figli.
Devo dire che da quando e'nata questa collaborazione sono veramente molto contenta perche'anche io posso apprendere e migliorarmi ogni giorno come mamma, una mamma che cucina e che soprattutto ama i suoi figli e quindi lo dimostra anche a tavola.
E ora un mini polpettone di pesce ....gustoso anche per i grandi!

200 GR ORATA
40 GR MOLLICA DI PANE
20 GR LATTE
30 GR PARMIGIANO
1 CUCC. DI PANGRATTATO
ERBETTE
SALSA DI POMODORO
QUALCHE OLIVE VERDI E NERE
1 CUCC. DI CAPPERI
10 GR PINOLI
SALE, PEPE

Pulire il pesce e tritare nel mixer la polpa con il pane, il formaggio grattuggiato ed il latte.
Salare e pepare a piacere e aggiungere le varie erbette per insaporire.
Trasferire il composto in un tagliere e dare la forma di un salsicciotto, passatelo in un cucchiaio di pangratto,  e poi avvolgerlo a caramella nella carta da forno.
Cuocere il polpettone in forno a 160 gradi ventilati per 30 minuti.
Rosolare l ‘aglio con due cucchiai di olio, unire la polpa di pomodoro, i capperi e le olive tagliate a rondelle e per ultimi i pinoli.Cuocere per 15 minuti; regolare di sale e servire sul polpettone.

La parola ora alla dottoressa dietista Stefania Acquaro per i suoi preziosi consigli:

Questo polpettone è un ottimo piatto, leggero, facilmente digeribile ( questo è possibile con tutti i pesci magri), ricco di proteine di alta qualità e povero di grassi, utilissimo nella cura e prevenzione del sovrappeso e dell’eccesso di colesterolo (problematica presente nei bambini obesi). Il pesce può essere inserito nell’alimentazione del bambino a partire dall’6/8 mese, se esistono familiarità per le allergie e bene ritardarne l’introduzione di qualche mese, e partire dal 10/12 mese.  La sua assunzione deve essere protratta per tutta la vita e consumato almeno due o tre volte a settimana. Come per gli altri alimenti anche per il pesce è bene variare le qualità assunte perché in questo modo il palato non si “stufa” di mangiare sempre lo stesso piatto e anche perché in questo modo si riducono le eventuali sostanze tossiche che possono essere presenti in un particolare alimento.


UNA TORTA SPECIALE




Ci sono momenti e occasioni che meritano di essere festeggiati con torte speciali.
Questo e’ il momento.....
Questa torta e’molto particolare e richiede anche preparazioni separate e tempi di attesa, ma si sa che ogni tanto attendere fa bene e visto che io di pazienza ne ho poca questo mi aiuta a migliorare...
E’fresca, molto ricercata, in un certo senso studiata, insomma speciale.... e’la mia torta al mojito, con cocco, liquirizia e sale verde alla menta e basilico regalatomi dall’executive chef Enrico Fiorentini.
Non so quanti di voi si cimenteranno in questa torta che  tra l’altro, nonostante sia un po’pazzerella e’ molto equilibrata, ma oggi e’la mia giornata e mi merito qualcosa di speciale!


X LA BASE DI PAN DI SPAGNA

4 UOVA
150 GR ZUCCHERO
150 GR FARINA
SALE VERDE MENTA E BASILICO

Sgusciare le uova a temperatura ambiente, aggiungere il pizzico di sale e lo zucchero e iniziare a sbattere con le fruste elettriche.
Dovete continuare a sbattere per molto tempo in modo che il composto diventi molto gonfio ed aereato.
A questo punto aggiungere delicatamente a pioggia la farina setacciata facendo attenzione ai movimenti in modo da non sgonfiare il composto.
Versare l’impasto in uno stampo rotondo di 24 cm e infornare per 25 minuti circa a 160 gradi.
Una volta che sara’pronto farlo raffreddare e poi dividerlo in tre strati che inzupperemo con la bagna al rum

X LA BAGNA AL RUM

80 GR SCIROPPO (1/2 acqua e ½ zucchero)
1 TAPPO DI RUM

Sciogliere in un pentolino lo zucchero con l’acqua in modo da ottenere quella percentuale e aggiungere il liquore da far evaporare leggermente.
Nel mentre preparare la crema leggera alla menta con la quale farciremo gli strati della torta.



X LA CREMA LEGGERA

10 FOGLIE DI MENTA
1 BEL CUCCHIAIO DI ZUCCHERO DI CANNA
QUALCHE GOCCIA DI LIME
2 TUORLI
50 GR ZUCCHERO SEMOLATO
20 GR FARINA
2 DL LATTE
2 GR GELATINA IN FOGLI
1,5 DL PANNA FRESCA

Pestare nel mortaio le foglie di menta con lo zucchero di canna e qualche goccia di lime, aggiungere il composto al latte e portare ad ebollizione.
Nel mentre frullare a parte i tuorli con lo zucchero, versare il latte caldo filtrato, unire setacciando la farina e poi riponete sul fuoco sempre rimestando finche’vela il cucchiaio.
Metterla in una pirofila e lasciarla raffreddare.
Ammorbidire la gelatina in abbondante acqua. Scaldate un cucchiaio di panna e sciogliervi la gelatina dopo averla strizzata.Montare la restante panna e poi incorporarla alla crema pasticcera e alla gelatina.
Una volta che avrete farcito la torta io l’ho ricoperta con una glassa bianca, a cui, una volla raffreddata ho versato sopra del cocco e un mix pestato a mortaio tra liquirizia pura e sale verde (assolutamente da provare e dosare) e lime caramellati (usato il procedimento che trovate qui, anche se il frutto e'diverso).



X LA GLASSA BIANCA

4 GR GELATINA IN FOGLI
0,5 PANNA FRESCA
200 GR CIOCCOLATO BIANCO

Mettere la gelatina in abbondante acqua fredda e lasciarla ammorbidire, strizzatela poi e metterla a bollire con la panna che verseremo poi sul cioccolato bianco spezzettato.
Emulsionare con un frullatore ad immersione in modo da ben amalgamare.
La glassa deve riposare un po’prima di versarla sulla torta.


TASTE OF MILAN for MALVAROSA EDIZIONI



Girare in un posto magnificamente addobbato come un ricevimento di alta classe... non ha prezzo.
Mangiare piatti di chef stellati ed avere l’occasione di parlare con loro...non ha prezzo.
Sorseggiare ottimo champagne ed ispirarsi dalla creativita’degli chef ...non ha prezzo....
O forse si!!!!!
Tutto questo racchiuso in una grande esperienza al Taste of Milan all’Ippodromo di Milano San Siro.
Ma lo so che siete curiosi di vedere le delizie di quanto ho assaggiato, guardando il tramonto in mezzo al verde in una fresca serata di primavera.

MATIAS PERDOMO di AL PONT DE FERR

Gnocchi di patate alla brace con salse di acciughe e zucchine trombetta
(voluttuoso, mordido, avvolgente...)



Agnello dei Pirenei con caponata e melanzana ripiena e lavorata con zucchero filato
(quella melanzana meritava da sola l’ovazione)

VIVIANA VARESE di ALICE RISTORANTE

Panzanella di verdure con crostini e tartare di branzino


Pizza fritta con pomodorini confit, limone candito, mozzarella di bufala e bavarese di pomodori
(ops....addentata subito...un ottimo equilibrio, classico ma nello stesso tempo particolare)


Sole mio – pastiera napoletana rivisitata
(...che dire...delicious e veramente ben presentato!)

TOMMASO ARRIGONI di INNOCENTI EVASIONI

Crema di grana padano al basilico, fave, piselli, germogli e polvere di olive
(bellissima presentazione un piatto che in bocca sprigiona aroma e delicatezza di sapori, come assaporare la primavera!)
E ora un brindisi per voi con lo champagne Perrier - Jouet

PASTA MEDITERRANEA


In casa nostra appena arriva il bel tempo cambiamo le abitudini alimentari, pesce e verdure sono immancabili e insostituibili, (anzi non vedo l'ora di ritornare al mare e farmi scorpacciate del pesce pescato da mio padre) e i primi piatti diventano insalate di pasta o per lo meno primi piatti che si possono mangiare anche se sono diventati leggermente freddi.
Questo piatto di pasta mi ricorda molto il nostro Meridione e l'estate scorsa nella bellissima Sicilia; non vuole decisamente essere una ricetta regionale ma almeno un tributo a dei fantastici prodotti di questa isola che ben ci rappresentano ovunque.


240 GR PENNE (io Garofalo)
20 GR PISTACCHI
20 GR POMODORI SECCHI
40 PROVOLONE PICCANTE
FIORI DI TIMO
OLIO EXTRAVERGINE
SALE


Tostare in padella antiaderente i pistacchi sgusciati, metterli nel mixer con il provolone grattuggiato, i filetti di pomodori secchi puliti e tamponati in carta assorbente (io uso quelli di mia suocera sotto sale).
Unire a filo l'olio extravergine e regolare di sale.
Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e poi mantecare con il pesto.
Servire con i fiorellini di timo e qualche fogliolina fresca.








POLPETTONE DI VERDURE - veloce con gusto




Penso che si possa disquisire a lungo sul polpettone, in effetti esistono moltissime e diverse ricette tradizionali regionali o  proprie di famiglia; ognuno penso ne custodisca gelosamente una della nonna!
Tutte nascono pero’da una tradizione povera e contadina e quindi dalla necessita’di unire ingredienti poveri e di stagione, oltre alla facilita’ e velocita’ esecuzione.
Il polpettone si sa pero’ piace a tutti perche' variabile a seconda dei gusti dei famigliari. e poi tendenzialmente morbido e con il suo profumino che si sprigiona per la casa...
Stavolta il mio polpettone sara' alle verdure impreziosito da una salsa di nocciole.
Ma se vi sentite ispirati potete sempre andare a vedere questo o questo.


200 GR CARNE DI MANZO MACINATA
2 UOVA
20 GR PROVOLONE DOLCE
500 GR BIETE (in alternativa) SPINACI FRESCHI
NOCE MOSCATA
SALE, PEPE
X la salsa
60 GR VINO BIANCO
20 GR NOCCIOLE
15 GR BURRO


Lavare le biete, pulirle e farle appassire per qualche breve minuto in acqua bollente leggermente salata.
Scolarli per bene e poi tritarli finemente.
Impastare intanto la carne con le uova, il formaggio grattato e poi unite le biete.
Regolare di sale e pepe e insaporite con la noce moscata.
Trasferite il composto su un foglio di carta da forno e avvolgetelo a forma di polpettone, richiudete i lati e porlo in una teglia.
Versare sul fondo il vino, e coprire il tutto con un foglio di alluminio.
Cuocere in forno a150 gradi ventilato per mezz’ora avendo cura di girare almeno una volta il polpettone.
Intanto tostare le nocciole in una padella antiaderente con una presa di sale, aggiungere il burro e lasciare qualche minuto affinche’diventi colorato: questa pasta di nocciole deve essere unita al vino e ai succhi della carne rilasciati in cottura.
Versare sulle fette di polpettone e servire!

MINI PAVLOVE ...THAT'S AMORE





Meno di  un anno fa, affamata e stanca in un letto di ospedale, la mia amica Sara mi parlava dei suoi ultimi dolcini fatti e postati, le pavlove: penso di essermeli sognati anche che in sala operatoria  tanta era la voglia di addentarne uno!
Ovviamente il proposito di rifarli era altissimo, anche perche’per la verita',  questo tipo di dolce nazionale australiano, e’sempre stato anche po’il mio tallone d’Achille: non so se imputarlo al fatto che ho sempre avuto paura in un probabile crollo strutturale o solo semplicemente di non aver la pazienza di aspettare il tempo necessario per la cottura.
Conclusione per cui...e’passato tutto questo tempo prima di decidermi: complice poi una bufera in atto che non ha permesso di uscire di casa, la festa della mamma a cui nessuno in casa mia ovviamente ci ha pensato,e complici anche ingredienti  speciali, il sale violetto alle barbabietole dell’executive chef Enrico Fiorentini e i mirtilli, di cui ultimente nutro una grande ispirazione, il tempo e’passato con pochi movimenti lenti e amorevoli necessari per queste mini pavlove al sale violetto alle barbabietole e ai mirtilli!: ....ed e’subito  amore!

3 ALBUMI
200 GR ZUCCHERO
1 CUCCHIAINO DI FECOLA
1 CUCCHIAINO DI ACETO DI LAMPONI
1 PRESA DI SALE VIOLETTO
200 GR MIRTILLI
1  LIMONE non trattato 


(io ho scelto di farcile con una leggera salsa inglese al posto della tradizionale panna)

250 ML LATTE
2 ROSSI
60 GR ZUCCHERO
VANIGLIA
 


Mettere in una ciotola i mirtilli con il succo del limone e 20 gr all 'íncirca di zucchero e lasciare da parte a riposare e a far insaporire.
In una grossa ciotola montare gli albumi con la presa di sale usando le frustre elettriche.
Appena il composto inizia a diventare spumoso aggiungere lo zucchero rimasto a piccole dosi continuando a montare finche’si ottiene una meringa soda e lucida.
A questo punto unire la fecola, l'aceto e continuare a mescolare stavolta delicatamente con una spatola.
Trasferite, aiutandovi con un cucchiaio, la meringa in una placca da forno rivestita, avendo cura di creare un piccolo e leggero avvallamento al centro.
Cuocere nel forno ventilato a 100 gradi per due ore, togliere poi dal forno e lasciar riposare.
Al momento di servire porre al centro la crema, i mirtilli, la scorzetta di limone e qualche granello leggero di sale.


 Preparazione della crema inglese: Mettere il latte  in un pentolino dal fondo spesso che porrete sul fuoco bassissimo con la stecca di vaniglia fino quasi al bollore; nel frattempo in una ciotola, sbattete i tuorli d’uovo e lo zucchero con una frusta formando un composto omogeneo .
Togliete la stecca di vaniglia e poi unirla al composto di uova e zucchero mescolando con un mestolo di legno; incorporatelo fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
 Fate cuocere la crema inglese lentamente senza mai portarla a bollire fino a che si presenterà leggermente densa: deve velare il cucchiaio.