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RAVIOLI AI TRE ARROSTI


  
Una ricetta tipicamente piemontese; tutti conoscono gli agnolotti tipici di questa regione ma dobbiamo fare distinzioni perché esistono quelli classici con carne di brasato, quelli del plin, con il classico pizzico e quelli dei tre arrosti che sono certamente molto sostanziosi.
Personalmente questi preferisco proprio condirli solo con burro ed erbette perché si senta tutto ripieno, altrimenti classici conditi con il sugo d’arrosto e mai con sugo di pomodoro! 



1 KG DI CARNE DI VITELLA
1 Kg DI CAPOCOLLO DI MAIALE
1KG DI CARNE DI CONIGLIO
4 CAROTE
1 SPICCHIO AGLIO
3 COSTE SEDANO
2 CIPOLLE
1 MAZZO ERBETTE O BIETOLE
2 UOVA
100 GR PARMIGIANO REGGIANO
SALE, PEPE, NOCE MOSCATA OLIO

Per la pasta:
1 kg FARINA 00
8 UOVA
4 ROSSI


Lavare, pulire e tagliare le carote, la testa dell’aglio, le cipolle e il sedano.
a dadini e poi farle soffriggere in una pentola, con un filo di olio.
A parte tagliare la carne a pezzetti e arrostirla.
Unire al soffritto di verdure la carne e poi irrorare con il vino.
Insaporire con le erbe aromatiche, salare e pepare.
Cuocere in forno a 145 °C per 3 ore.
Pulire intanto le erbette e saltarle a parte velocemente.
Una volta cotta la carne passare tutto nel tritacarne ed aggiungere le bietoline tritate finemente, pepe, noce moscata, parmigiano e le uova.
Intanto preparare la pasta, lasciarla riposare e  poi tirare la sfoglia.
Fare gli agnolotti al modo solito; riempire la sfoglia con il ripieno e sigillare bene.

Cuocere in brodo o in acqua salata con una cipolla e un gambo di sedano oltre al solito cucchiaio d'olio. Condire come meglio preferite.

#SALONEDELGUSTO 2014


 Il mio Salone del gusto, fuori dallo stress di un’esibizione, solitario, in sordina è stata una rivelazione; ho vagato senza meta, usando i sensi, facendomi trasportare solo dall’istinto e cercando il senso di questa manifestazione.


Per la prima volta ho avuto modo di girare con calma Terra Madre, grazie alla guida sapiente di giovani dell’Università di Scienze Agronome di Pollenzo in collaborazione con DHL che ha reso possibile l’arrivo di 225 prodotti provenienti da 70 paesi differenti.



Paesi dove c’è la fame, la guerra, le malattie, tutti insieme qui, in questo spazio, che riunisce coloro che fanno parte della filiera alimentare e che vogliono difendere l’agricoltura, la pesca e l’allevamento sostenibili.
Volti sorridenti, mani rugose e prodotti per lo più sconosciuti al mercato ma tutti provenienti da un’agricoltura familiare.
Ho riflettuto di fronte alla grande Arca al centro del padiglione, dove in tanti, provenienti anche da paesi distanti hanno portato i loro frutti o semi che si stanno perdendo; un’arca su cui dobbiamo soffermarci.

Questo è stato il mio Salone, apprezzato, vissuto e alla fine sul treno che mi ha riportato a casa, mi sentivo piena, non solo dei prodotti che ho comprato, ma di un piccolo seme dell’arca! 


























TUILLE AL CIOCCOLATO E NOCCIOLE



Un caffè con calma; il sabato e la domenica un attimo di dolcezza per noi, una coccola da prenderci insieme come queste thuile al cacao e nocciole

Semplici da fare ma fate attenzione alle ustioni mentre le prendete e le piegate!

90 GR NOCCIOLE
100 GR ZUCCHERO
60 GR BURRO
5 GR CACAO
3 CUCCHIAI PANNA FRESCA
2 ALBUMI
50 GR FARINA OO


30 GR CIOCCOLATO FONDENTE


Tritate 60 gr di  nocciole tostate insieme allo zucchero e tenere da parte.
Montare a neve gli albumi e conservare un attimo
A parte lavorate il burro morbido a cui poi aggiungeremo le nocciole, il cacao e la panna.
Incorporatevi la farina setacciata e per ultimo inglobare gli albumi con movimenti dal basso all’alto.
Scaldate il forno a 220 gradi.
Stendere una cucchiaiata di composto dando la forma circolare su un foglio di carta oleata e spolverizzate con il resto delle nocciole tritate grossolanamente al coltello.
Infornate per 4/5 minuti e lasciate raffreddare in forma (io ho usato un mattarello).

A parte sciogliere a bagnomaria il cioccolato e decorare le tuille.

RADIO GOLD

Ogni venerdi' alle 16, 10 mi trovi su Radio Gold News per fantastici viaggi nel gusto.


Se non sei della provincia di Alessandria puoi ascoltare la diretta cliccando qui.

Vi aspetto

SALSICCE AL BARBERA


Oggi una ricetta tipicamente piemontese, facile da fare e ideale per queste giornate nebbiose: salsicce al barbera
Basta aggiungere un ottimo bicchiere di vino.

500 GR SALSICCE 
200 GR CIPOLLE BIANCHE
CHIODI DI GAROFANO
PEPE NERO
ALLORO
GINEPRO
SALE, BURRO
1 BOTTIGLIA DI BARBERA


Affettate molto finemente le cipolle e ponetele in un largo tegame con burro e un pizzico di sale; fatele rosolare molto lentamente e dopo una decina di minuti aggiungete le salsicce ben punzecchiate e un trito di rosmarino, salvia e alloro.
Rosolate per qualche minuto e bagnate con il vino rosso e le spezie.
Incoperchiate e lasciate cuocere lentamente per un’ora e mezza circa.
Si tratta di un piatto robusto e a fine cottura deve avere parecchio sugo: basta restringerlo ulteriormente ed è ideale per servirlo insieme a polenta o un ricco purè di patate.

TORTA DI NOCCIOLE



Vivo in una zona dove sono state piantate numerose piante di nocciole, Nel paese dei miei nonni al posto delle storiche vite sono stati piantati dei noccioli, decisamente richiedono leggermente tempi minori per raccogliere i frutti e sono più redditizie vista l’ottima qualità.
Questa ricetta appartiene alla mia tradizione e alla mia terra. Una sola raccomandazione…Provatela.



300 GR NOCCIOLE I.G.P. PIEMONTE
150 GR BURRO
250 GR ZUCCHERO
100 GR AMIDO MAIS
3 UOVA
10 GR CACAO
1 PIZZICO SALE
1 BUSTINA LIEVITO


Mettere a tostare le nocciole in forno togliendo così l’eventuale pellicina esterna.
Montare i rossi dell’uovo con lo zucchero e appena il composto diventa gonfio unire il burro ammorbidito.
Tritare le nocciole finemente e unirle all’amido e al lievito e poi unirle al composto di uova.
Montare  gli albumi a neve e unirli con movimenti lenti e dal basso verso l’alto al composto.
Delicatamente  sistemarlo in una teglia imburrata ed infarinata (24cm).
Cuocere in forno a 200° per 35-40 minuti.

Fare raffreddare e spolverizzare di zucchero a velo.

SALTIMBOCCA..AUTUNNALI


Ovviamente non vi propongo una ricetta che fa parte di una tradizione che non è la mia, sicuramente farei solo una pessima figura, ma leggermente rivisitata e adattata alla stagione, con castagne e funghi champignon!


500 GR FETTINE DI VITELLO
150 GR LA MANDOLA PEVERI
50 GR BURRO
120 GR PROLA DOLCE
80 GR CASTAGNE LESSE
300 GR CHAMPIGNON
1 SPICCHIO AGLIO


Pulire gli champignon e poi metterli a rosolare con metà burro in un tegame e lo spicchio d'aglio schiacciato e girare ogni tanto in modo che si rosolino per bene.Salare solo alla fine e togliere lo spicchio.
Nel frattempo preparate la carne eliminando il grasso dalle fettine e battetele con un batticarne. A questo punto prendete le fettine di Mandola e il provolone leggermente sbriciolato e adagiatele sulle fettine di carne, richiudeteli su se stessi usando uno stuzzicadente.
Infarinate leggermente gli involtini.
Fate sciogliere il rimanente burro in un altro legame e poi rosolate la carne, aggiungendo anche una foglia di alloro.Girare da entrambi i lati e lasciare all'incirca 7 minuti.

Unire poi nella stessa pentola della carne i funghi e le castagne lessate.
Lasciare ancora sul fornello per ben amalgamare i sapori e poi regolate di sale e pepe e erbette e servite.













N.B: la Mandola è un salame speciale stagionato fatto con carne magra di prosciutto e prodotto dal Salumificio Peveri


TORTA DI NOCI GLASSATA



Noi blogger siam strani, non mi piacciono le foto per cui questa torta che è venuta buonissima è relegata solo ad oggi, un piccolo spazietto in una giornata festiva per augurarvi buona domenica!
Questa torta è molto semplice e risulta molto morbida e gustosa perfetta anche per i nostri bimbi.

80 GR NOCI
120 GR FECOLA
80 GR FARINA OO
140 GR ZUCCHERO
2 UOVA
85 GR BURRO
50 GR LATTE
1 BUSTINA LIEVITO


A piacere per la decorazione
50 gr frutta secca  e glassa semplice con zucchero a velo e qualche cucchiaio acqua tiepida

Tritare le noci e poi unirle alle farine.
Nella planetaria montare i rossi con lo zucchero e appena diventano spumosi aggiungere le farine, il burro ammorbidito e il latte.
Montare il composto e poi unire gli albumi montati a neve e infine, delicatamente la farina, facendo attenzione a non smontare il composto.
Infornare per venticinque minuti a 165 gradi.

Se volete  potete decorare la torta con una glassa fatta solo con zucchero e a velo e qualche cucchiaio di acqua calda colata sopra e poi frutta secca.

CROQUE-MONSIEUR PANCETTA PORCINI E PECORINO

Lo so che non è una ricetta nuova e del tutto originale ma mi sono decisa a provare i croque-monsieur e sono rimasta favorevolmente colpita, ovviamente li ho farciti con prodotti di stagione.

2 FETTE PANE LUNGO PER TRAMEZZINI
2 PORCINI MEDIA GRANDEZZA (200 gr circa)
120 GR PECORINO
100 GR PANZETTA TESA  TAGLIATA SOTTILE
TIMO
100 GR BURRO (meglio se chiarificato)

PEPE


Tagliare il pane a quadrati di 5 cm di lato.
Pulire i funghi eliminando la parte terrosa e ogni traccia di impurità Affettarli sottilmente e poi farli rosolare in una padella antiaderente con una noce di burro e un po’ di timo.
Cuocerli per pochi minuti, pepare e poi toglierli dal fuoco.
Tagliare il pecorino a fettine molto sottili e tenere da parte.
Nei quadrotti di pane mettere una fetta di panzetta tesa, una di pecorino e qualche fettina di porcini.
Chiudere i quadrotti e pressarli per bene.
Scaldare il burro nella padella e appena sarà spumeggiante rosolare i croque-monsieur da entrambi i lati per 2/3 minuti finché sarà bello dorato.

Sgocciolarli leggermente su carta da fritto e servire subito.

SCONES CON LAMPONI E MIRTILLI


La colazione è uno dei pasti principali e non rinuncio a qualcosa di sano e gustoso che mi dia la carica giusta per affrontare una giornata di lavoro e che mi apporti le giuste proprietà nutritive necessarie e benefici alla salute.
Ecco perché cerco di scegliere con cura gli ingredienti e da quando ho provato la frutta disidratata di Gaia Superfood , provenienti solo da agricolture biologiche, effettivamente noto delle differenze; mi piace moltissimo unirle nei dolci o nei crumble e trovo che diano un gusto maggiore, oltre che essere alimenti ad alta densità nutrizionale.

Buona colazione a tutti con i miei scones ai mirtilli selvatici e lamponi naturali disidratati.


60 GR MIRTILLI DISIDRATATI  
60 GR LAMPONI DISIDRATATI
400 GR FARINA
1 BUSTINA LIEVITO
120 GR BURRO
2 UOVA
160 GR ZUCCHERO
3 CUCCHIAI LATTE



Mettere la frutta disidratata nel latte per qualche minuto.
Mentre si ammorbidiscono in un mixer unire la farina, il lievito, le uova, il pizzico di sale e il burro molto morbido.
Impastare velocemente e grossolanamente, poi trasferite in una terrina e unire il latte e la frutta secca.
Infarinare un piano di lavoro e stendere con il mattarello il composto dello spessore di cm.2.
Coppare con un tagliabiscotti rotondo e porli su un foglio da carta da forno. distanziati tra loro.
Cuocere a 180 gradi per circa 15 minuti finché saranno dorati e gonfi.
Far raffreddare su una gratella e poi servire a piacere tagliati a metà con burro e marmellata.

(Gli scones si conservano molto bene anche in freezer).

SCIALATELLI ZUCCA, CASTAGNE E PANZETTA


L’ho già detto che adoro i sapori autunnali e soprattutto la zucca.
Stavolta ho provato a fare un ragù molto autunnale, facilissimo ma con tutti i sapori di questa stagione;  ho utilizzato le zucche butternut, o violino, che personalmente adoro.


100 GR CASTAGNE LESSE
350 GR ZUCCA PULITA
50 GR CIPOLLA
50 GR PANCETTA TESA
30 GR PARMIGIANO
A PIACERE PISTACCHI

Preparazione:
Potete usare sia castagne lessate che fresche che dovrete sbucciare lasciando la loro pellicina e poi lessarle facendole bollire in acqua con una foglia di alloro e una manciatina di sale per circa 1 ora.
In un padellino antiaderente mettere un filo d’olio e la cipolla e la pancetta tesa tagliati a dadini piccolissimi.
Appena iniziano a sfrigolare e a rosolarsi unire anche la zucca sempre tagliata a dadini piccolissimi (più piccoli sono più fanno prima a cuocere) e le castagne tagliate grossolanamente.
Mescolare per unire i sapori e poi salare e pepare.
Continuare la cottura con il coperchio e se si asciuga troppo aggiungere una tazzina di acqua.
Intanto buttare la pasta nell’acqua bollente salata e appena sarà cotta saltare la pasta nella pentola, unendo un mezzo mestolino di acqua della pasta e il parmigiano reggiano per legare meglio il condimento.

Servire nei piatti con a piacere i pistacchi che trovo che diano una nota di colore ma conferiscono anche particolarità al sugo, in alternativa potete usare nocciole tritate.

#FOODTRAVELSUMMER


Anche voi avete già dimenticato le ferie, il lavoro inizia a stare stretto e avete bisogno di una fuga? Ebbene ormai chi mi segue sa che vi consiglio la bellissima città di Valencia.
Facilmente raggiungibile con i voli low cost, la metro che parte subito sotto l’aeroporto vi porterà in centro a vivere una bellissima esperienza.


Meta ideale per chi ama le bellezze artistiche basti pensare che nel secolo XVI  è stata una delle più grandi metropoli europee e che oggi invece diventa la capitale del modernismo con la Ciudad de la Artes y las Ciencias di las Ciencias dell'architetto Calatrava.



Meta perfetta per viaggiare con i bambini, tante le attrazioni come il Bioparc e l’Oceanografic, con il più grande delfinario d’Europa.


Inoltre è bellissimo passeggiare nei bellissimi giardini della Turia che attraversano tutta la città e rendono alta la qualità della vita.
Appena fuori la città, giusto 10 kilometri, interessanti le escursioni nell’Albufera, dove ha avuto origine la paella.


Se siete stanchi invece di girare prendetevi un meritato riposo sulle stupende spiagge di Malvarrosa e degustatevi un’ottima paella.


Per quanto riguarda la cucina, girate nei mercati, quello centrale e quello moderno del Colon, per vedere le primizie di questa terra e poi concedetevi una cena in uno dei quattro ristoranti stellati, (Richard Camarena, Riff, la Sucursal, Vertical)   o in uno dei tanti ristoranti creativi consigliati da Visit Valencia e che potete vedere qui.



Buona vacanza!

PASTA E FAGIOLI


Mi accorgo invecchiando che mi piace scoprire i vecchi sapori di una volta, le minestre e le zuppe che faceva mia nonna e che da piccola odiavo, come questa zuppa di fagioli.
La mia è sicuramente una versione leggermente moderna ma gli ingredienti sono di primissima qualità ed è la dimostrazione che con i sapori giusti si possono creare piatti gustosi, sani e che possono essere tranquillare avere posto d’onore nei ristoranti.
MA dove trovare tanti ingredienti di qualità tutti insieme? Semplicemente su UFUUD nuovo portale di eccellenze italiane.

Vi basta un semplice click per fare la spesa comodamente da casa, a prezzi convenienti e delle migliori eccellenze gastronomiche.


200 GR FAGIOLI BORLOTTI FRSCHI
50 GR PANCETTA AL PEPE Bustese
3 PATATA MEDIE DIMENSIONI
1 CAROTA MEDIE DIMENSIONI
1 GAMBO SEDANO
240  GR SCIALATELLI PASTIFICIO GENTILE
80 GR CREMA DI PARMIGIANO VACCHE ROSSE
50 GR CIPOLLE RAMATE MONTORO Maida Vastola
PREZZEMOLO E ROSMARINO


Preparare il soffritto, tritando la carota, le erbette e la gamba di sedano finemente,  Metterle in una pentola antiaderente con un cucchiaio di olio di oliva extra vergine, la pancetta tagliata a dadini e la crema di cipolle e farle rosolare.
Aggiungere tre litri di acqua bollente, le patate pelate e tagliate grossolanamente e i  fagioli freschi; salare e pepare con moderazione. Se usate quelli secchi dovete lasciarli in ammollo per almeno 12 ore.
Cuocere per tre ore, passare le patate e due mestoli dei fagioli cotti nel passaverdure (devono comunque avanzare dei fagioli interi). Riportare a bollore dopo aver riunito il tutto.
Gettare la pasta e cuocere per 15 minuti.
Versare nelle fondine e sopra colare la crema di parmigiano di vacche rosse leggermente scaldata