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BOX LUNCH


Chi afferma che portarsi il cibo da casa al lavoro è sinonimo di pranzo squallido e dietetico non conosce noi bloggers.
Qualcuno ci può accusare di tirchieria e io rispondo che in un certo senso il risparmio c'entra ma quello che più ci guadagna nella “schiscetta” non è solo il portafoglio ma il nostro stomaco.
Sapere cosa si cucina, come lo si condisce e magari bilanciando i valori nutritivi dei pasti, in modo da mangiare in maniera sfiziosa ma non troppo pesante, non è poi così difficile, basta alle volte averne voglia.
Volete mettere una insalata smunta e un poi appassita, troppo condita, venduta come se fosse oro, al confronto con quello che vi propongo?!
Insalata di farro con cime di rama e frutta secca con uovo dorato.

80 GR FARRO
200 GR CIME DI RAPA da pulire
2 ACCIUGHE SOTT'OLIO
60 GR DI FRUTTA SECCA MISTA (potete creare il mix voi in base a cosa avete in casa o utilizzare le buste già pronte)



1 UOVO
2 FILETTI DI POMODORI SECCHI
ERBETTE
PAN GRATTATO
OLIO, SALE

Far cuocere il farro in abbondante acqua salata, poi scolarlo e passarlo sotto l'acqua fredda in modo da evitare che si incolli intanto che prepariamo il condimento.
Pulire le cime di rapa, eliminare il gambo duro e poi tagliarle grossolanamente.
Intanto in una pentola antiaderente unire le acciughe e uno spicchio di aglio schiacciato e lasciar soffriggere leggermente; unire le cime di rapa, togliere lo spicchio di aglio e continuare la cottura per 5/7 minuti in modo da insaporire le verdure ma non farle appassire troppo.
Unire il farro e girare per amalgamare i sapori.
Togliere dal fuoco e una volta raffreddato a temperatura ambiente unire la frutta secca (io ho usato mandorle, nocciole e uvetta) e condire con un filo di olio.

Per un pranzo completo ho abbinato l'uovo sodo impanato con un mix di pangrattato, pomodori secchi e erbette tritati finemente per dare più sapore.


con questa ricetta partecièo al contest di Imma
 

ANTIPASTO CHE NON DELUDE


Bicchiere e posate Villa d'Este

Adoro gli antipasti che fanno bella mostra di se prima di un pranzo importante, il preludio ad un trionfo di gusto.
Mi piacciono quando sono sfiziosi in modo da stuzzicarmi l'appetito; mi piacciono morbidi e avvolgenti e sopratutto adoro quelli che vengono serviti leggermente caldi perché mi danno l'idea di un pasto confortante.
Questo che propongo è un flan allo zafferano,un antipastino veloce ma molto saporito e sopratutto versatile con qualsiasi salsa di stagione vogliate abbinarlo.
Personalmente io l'ho provato con una salsina fatta con funghi secchi ammollati, spadellati con uno spicchio d'aglio e poi insaporiti leggermente con salvia e un pizzico di pepe; ottimo anche disporlo magari su un bel letto di porcini freschi tagliati sottili e serviti con una spruzzata di prezzemolo.
Tutto quanto la vostra fantasia vi suggerisce non vi deluderà mai.
Bicchiere Villa d'Este

50 GR PECORINO DOLCE (non usare un tipo troppo forte altrimenti copre i sapori)
100 GR MASCARPONE
70 GR PANNA
PRESA DI ZAFFERANO
3 UOVA
SALE

Stemperare lo zafferano nella panna e lasciar riposare a parte almeno mezz'ora.
Dividere i rossi dai bianchi; sbattere i rossi energicamente in modo da renderli chiari e spumosi.
Aggiungere a questo punto il pecorino grattato e poi la panna.
Regolare di sale e di pepe.
Sempre continuando a mescolare per amalgamare i gusti aggiungere il mascarpone.
Infine montare a neve gli albumi e facendo molta attenzione unirli al composto.
Mescolare dal basso verso l'alto per inglobare aria e poi versare subito negli stampi.
Infornare per 25 minuti circa a 160°.
La temperatura varia da forno a forno,l'importante che non lo mettiate troppo forte altrimenti si brucia e non si alza.
Servire subito.



GITA AL MARE

Eccoci qui di ritorno dalla prima trasferta con family al completo al mare a recuperare buona parte dei vestiti abbandonati in fretta e furia.
Una occasione per rivedere tante facce amiche, conoscere nuove persone e soprattutto girare per i banchetti a Celle organizzati in occasione della mostra mercato fiori, frutta e qualità.


Bellissima manifestazione che ha addobbato a festa con piante e fiori le pittoresche vie di questo paesino.
Vi lascio qualche foto e se volete approfondire vi rimando da Lei.


Ovviamente non poteva mancare la ricetta, una marmellata di fichi golosa per poter godere appieno di un frutto buonissimo di stagione.


1 KG FICHI MATURI
300 GR ZUCCHERO
1 LIMONE
20 GR BRANDY
CHIODI DI GAROFANO
1 STECCA CANNELLA



Togliete la pelle dei fichi in modo grossolano, spezzateli in quattro e metteteli in una pentola insieme al succo di un limone, il brandy, le spezie e ricopriteli con lo zucchero.

Coprite la pentola e lasciatela tutta la notte a riposare.

La mattina successiva oppure dopo circa 8 ore mettete la pentola sul fuoco e fate bollire la marmellata per circa 45 minuti e comunque fino a quando non raggiunge la giusta consistenza.
Filtrate per eliminare le spezie e poi versare la marmellata di fichi nei vasetti e sterilizzare.

ADERITE


Oggi vi voglio informare su una iniziativa molto importante messa in moto da doveconviene.it.
Allo scopo di ridurre le emissioni di anidride carbonica prodotte da ogni blog a causa del lavoro dei server.
Per ogni blog che aderisce al progetto viene piantato un albero, in modo da eliminare la  produzione di anidride carbonica di ciascun sito per i prossimi 50 anni!
Al momento, il progetto di riforestazione attivo è dislocato a Goritz.
Si tratta di un piccolo villaggio tedesco, dove è  in corso un progetto importante,
 che prevede la piantagione di 27,000 alberi.
Io ho aderito perché mi sembra una gran bella idea.
Se volte altre info cliccate QUI

AIUTO

Ragazze ho bisogno del vostro aiuto!

Complice un libricino che ho comprato l'altro giorno al supermercato ad un prezzo economico e la trasmissione che vedo mentre allatto "La guerra delle torte", mi è venuta la malsana idea di fare per il battesimo di Ruben una torretta con dei meravigliosi cupcakes!
La struttura a più piani è stata fatta dal mio fantastico tuttofare papà ma, aiuto,.... non ho mai fatto i cupcakes!!!
Ecco che entrate in scena voi...ho bisogno di idea belle e buone per questo evento e, dal momento che dovrete pensare e cucinare, perchè non fare un bel contest?!
Alcune semplici regole:
_ le ricette devono essere originali e inedite
_ il contest inizia oggi 23/09  e finisce il 31/10.
_ vale solo una ricetta per blog e per chi non l'avesse può inviarla al mio indirizzo ticucinocosi@blogspot.com
_ esponete il banner
Mi raccomando vorrei ricette non solo buone ma anche curate sulla presentazione visto che faranno bella mostra davanti a tante persone.
In questa avventura mi aiutano due giudici di gara che non hanno bisogno di presentazioni:
Federica, (chi non ha fatto almeno uno dei sui dolci?) giudicherà il sapore e l'esecuzione
Saretta, (non potevo scegliere per lei ruolo migliore!) giudicherà la presentazione e la decorazione.
Avremo alla fine del contest due vincitori che si aggiudicheranno........
ma non vi posso svelare tutto subito, dovete avere pazienza!!!
Forza ragazze, che aspettate,....mani in pasta!

Partecipano:
Giulia con:  cupcake alla vaniglia con frosting fondente e cuore di panna
Saretta (fuori concorso) con: tiramisu cupcakes
Laura con: cupcakes ai mirtilli
Su le maniche con: muffin senza burro
Speedy70 con: cupcakes alla banana e cocco
Valentina con: muffin con quinoa e marmellata di pesche e cacao
Twostella  con: marble cupcakes and vanilla buttercream icing
Serena con: cupcakes alla banana
Patty con: one bite cupcakes
Silvi con: pokemon cupcakes
Ambra con : cupcakes panna e miele
Luisa  con pozzi d'amore
MariaBianca  con cupcakes con buttercream frosting
SpinaRosa  con cupcakes cocoarancia
SpirEat con cupcakes alle mele
Alessandra  con cupcakes alla vaniglia
Ele con cupcakes ai marroni
Giulia con cucakes alla zucca
Giulia con brown cupcakes
Stefania con muffins di Halloween
Simona con cupcakes della prima volta
Laura con cupcakes al limone
Micol con cupcakes alla carota con sorpresa
Tiziana con romantici cupcakes
Ilaria e Chiara con cupcakes alla zucca
Claudia con cupcakes ai semi di papavero
Gioia con muffin nutella e banana


BROCCOLO ROMANESCO


E' di sicuro l'ortaggio più bello che esista ma in casa mia gli uomini sono un po' diffidenti verso queste verdure “strane” per cui urgeva trovare al più presto una ricetta che li costringesse ad assaggiarlo: il connubio con la pasta divenne quindi un obbligo, convinta del fatto che poi ne sarebbe rimasti estasiati.


La missione è stata superata ed ecco quindi gli spaghetti al broccolo romanesco e ceci per uomini diffidenti.

240 GR SPAGHETTI (io ho usato Garofalo)
1 PICCOLO BROCCOLO ROMANESCO
50 GR CECI
3 ACCIUGHE SOTT'OLIO
30 GR LATTE INTERO
BUCCIA DI MEZZO LIMONE
OLIO, SALE


Mettere a bagno la sera precedente i ceci in acqua a temperatura ambiente con un cucchiaio di bicarbonato.
Il giorno dopo cuocerli in una pentola con acqua salata (ovviamente potete ovviare questo procedimento se preferite usare ceci già cotti).
Pulire il broccolo e tagliare le cimette, tuffarle in acqua bollente salata e lasciate per 10 minuti scarsi in modo che si cuociano all'interno ma rimangano ancora sode.
Nel frattempo mettere in una pentola le acciughe con il latte e farle sciogliere lentamente.
Continuare la cottura per qualche minuto fintanto che le acciughe si saranno ben stemprate e il latte sarà leggermente evaporato.
Aggiungere a questo punto le cimette del broccolo e i ceci.
Lasciar insaporire e poi aggiungere gli spaghetti giunti a cottura.
Amalgamare bene e servire con un filo di olio extravergine di oliva e una grattata di buccia di limone.


PETITS FOURS

E' incredibile, non immaginavo che stavolta sarei cambiata così radicalmente nei gusti, da sentire la necessità di sfornare almeno un dolce al giorno.
Non è che mi preoccupa la linea, devo dire rientrata quasi alla normalità, ma il tasso di zuccheri presente ormai nel mio sangue; cerco decisamente di limitarmi e finisco poi per distribuirli a chiunque passi da me, ma devo averli in casa altrimenti come un tossico vado in crisi di astinenza.
Questi petits-fours al limoncello poi sono venuti una vera meraviglia; peccato solo che in quella stupenda alzata regalata da un'amica, abbiano fatto bella mostra di se solo per qualche ora perché finiti subito!!!!


X la pasta frolla
250 GR FARINA
125 GR BURRO
80 GR ZUCCHERO
1 UOVO

x il ripieno
2 UOVA
180 GR CIOCCOLATO BIANCO DI COPERTURA
80 GR LIMONCELLO
70 GR FARINA DI MANDORLE
BUCCIA DI MEZZO LIMONE GRATTATA


Impastare velocemente la farina con il burro a freddo, lo zucchero e l'uovo fino a rendere l'impasto omogeneo.
Formare una palla e lasciar risposare in frigo per almeno una ora.
Intanto sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco; togliere dal fuoco e aggiungere poi molto lentamente e sempre girando la farina di mandorle, le uova incorporandole una alla volta e per ultimo il limoncello (mi raccomando non deve essere gelato ma a temperatura ambiente) e la buccia grattata di mezzo limone..
Stendere la pasta e con il coppa-pasta ritagliare dei cerchi delle dimensioni giuste per coprire lo stampo per tartellette.
Ricoprire con la crema e infornare a 160° per 15/20 minuti.


MIELE


All'inizio, quando le prime volte andavo per i supermercati lo ammetto ho comprato il miele, uno dei tanti di marca famosa presenti sugli scaffali.
A distanza di anni una persona mi regalò un barattolo di miele artigianale e da allora la mia vita cambiò.
Non scherzo nel dirvi che finalmente “aprii gli occhi” e mi resi conto di quanta differenza esista tra un prodotto industriale e uno invece artigianale.
La cura e dedizione che ci mettono questi, oserei chiamarli, piccoli artigiani del gusto, si trova poi nel prodotto finito (di qualsiasi tipo di prodotto alimentare stiamo parlando) e il gusto appare totalmente differente anche per chi ha le papille gustative un po' rovinate!
In una delle mie ultime uscite in Liguria prima di venire via mi sono messa alla ricerca di un tipo di miele buono e naturale, prodotto di un ambiente incontaminato.
La mia sorpresa è stata grande quando mi sono accorta di avere un ottimo apicoltore a pochissima distanza dalla mia amata Celle: l'apicoltura Gaino, situata nell'entroterra albisolese.
Azienda di famiglia da oltre 30 anni viene gestita nel pieno rispetto dell'ambiente, seguendo la tecnica del nomadismo, cioè spostando gli alveari in diversi territori dell'appennino ligure ed in particolare del Parco Naturale Regionale del Beigua, lontano da fonti di inquinamento.
Sono tanti i tipi di mieli qui proposti, da quelli classici come il miele di acacia o il millefiori che sono i più conosciuti, per trovare poi alcuni tipici della zona quali il castagno e la melata di bosco, dalle molte virtù.

Esistono poi barattoli sfiziosi e invitanti che attirano decisamente la curiosità dei gourmant tipo i diversi mieli di acacia aromatizzati (cioccolato, menta, liquirizia) e la goduriosa pasta di nocciole a base di miele di acacia e nocciole piemontesi profumate e tostate.
Io uso moltissimo il miele in cucina sia come dolcificante in diverse preparazioni dolci sia come contrasto in preparazioni salate, tipo queste quiche ai peperoni caramellati al miele con gorgonzola.

N.B.:per questo tipo di quiche ho usato la pasta sfoglia che in effetti uso molto poco, perché difficile da fare. Se ne usate un pronta,come in questo caso ho fatto io, sceglietela possibilmente fresca e di buona qualità.

200 GR RICOTTA
75 GR GORGONZOLA FORTE
2 BEI PEPERONI
MAGGIORANA
20 GR MIELE MELATA DI BOSCO
SALE, PEPE


Pulire i peperoni e tagliarli a falde abbastanza regolari; scottarli poi direttamente sul fornello oppure per qualche minuto in una pentola antiaderente.
Lasciar riposare e poi togliere la pellicina esterna.
Rivestire con la pasta sfoglia le nostre formine.
Lavorare con una spatola la ricotta con il gorgonzola fino a formare quasi una crema
Regolare di sale e pepe e poi riempire i nostri stampini.
Per ultimo disporre a raggiera le nostre falde di peperone in modo da ricoprire la parte superiore e non lasciare buchi. Versare direttamente sulle falde di peperone il miele e con il pennello spalmarle bene sopra.
Infornare per 20 minuti a 180°.
Servire in uscita con foglioline di maggiorana.

N.B per chi fosse in zona e vuole un buon prodotto invito a visitare

APICOLTURA GAINO
via Poggi 32
loc.Luceto
17011 ALBISOLA SUPERIORE
www.mielegaino.com

DOLCE SETTEMBRINO


Settembre, il mese che preferisco in assoluto; quella della ripresa, dei buoni propositi, delle giornate fresche ma ancora soleggiate, delle campagne piene di viti cariche d'uva e soprattutto di nuovi sapori.
Ecco che i frutti, padroni indiscussi di questo mese, pere, uva e fichi, si ritrovano in questo dolce, forse un po' laborioso ma di sicuro effetto e dal sapore rustico e genuino: strudel di uva nera, fichi e pere.

X la pasta
210 GR FARINA
1 UOVO
10 GR OLIO DI OLIVA
2 CUCCH, DI ACETO ( io usato aceto di miele)
SALE (un pizzico)

x il ripieno
60 GR PANGRATTATO
60 R BURRO
1 CUCCH.ZUCCHERO DI CANNA

500 GR UVA NERA
2 FICHI (non troppo maturi)
50 GR PERA
30 GR NOCI
60 GR MIELE
1 GOCCIO DI PASSITO


Riunire in una ciotola la farina con l'uovo, l'aceto, l'olio, un pizzico di sale e un dl di acqua tiepida.
Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio, avvolgere nella pellicola, e farlo riposare almeno un'ora nel frigo.
Fare sciogliere il burro in una padella, unire il pangrattato, le noci tritate e lo zucchero di canna. Farlo dorare in una padella e lasciare raffreddare.
Intanto pulire l'uva, staccando gli acini e metterla in un pentolino; unire la pera tagliata a pezzettini piccoli, i fichi a rondelle, il miele e un goccio di passito e scaldare sul fuoco bassissimo per 5 minuti.
Far raffreddare.
Intanto stendere la pasta sulla spianatoia infarinata riducendo ad una sfoglia molto sottile.
Cospargere la pasta con il pangrattato lasciando libero un bordo di 3 dita, riempire con gli acini di uva e la pera.
Ripiegate i lati più lunghi della pasta verso l'interno, arrotolatela sul ripieno e sigillatela.
Trasferite lo strudel sulla placca da forno, cospargerlo con un goccio di succo che si sarà formato dalla frutta e infornate a 180° per 30 minuti.
Con questo dolce partecipo al contest di Ambra in collaborazione con Malvarosa Edizioni.


TUTTI A SCUOLA



Oggi primo giorno di scuola, un altro traguardo importante in casa! Un settembre pieno di cambiamenti con la voglia di ripartire alla grande e la consapevolezza che il tempo passa e i cuccioli di casa diventano presto degli uomini.
La ricetta di oggi quindi non può che essere una merendina golosa e sana, les madeleines cannella e miele, per affrontare con energia questa giornata così importante!
Buona scuola a tutti, ….anche per i papà e le mamme che li seguono!

2 UOVA
60 GR MIELE(io ho usato melata di bosco apicoltura Gaino)
CANNELLA
100 GR FARINA
50 GR BURRO
1 BUSTINA LIEVITO
SCORZA DI UN LIMONE

Setacciare assieme la farina e il lievito e mettere da parte. In una terrina unire il miele con la scorza grattugiata di limone, aggiungere le uova, la cannella e un pizzico di sale, montare fino ad ottenere una massa spumosa ed omogenea.
Incorporare la farina con una spatola, facendo attenzione a non smontare le uova, e infine versare a filo il burro fuso e mescolare quanto basta per rendere omogeneo l’impasto.
Coprire il recipiente con pellicola per alimenti e lasciare in frigorifero (per minimo una ora)
Trascorso il tempo versare il composto negli stampi appositi e infornare a 170-180°C per circa 10-15 minuti, fino a quando risulteranno dorate.
Sfornare le madeleines e lasciarle raffreddare.

PESCE SALUTARE



Al pesce non rinuncio anche se sono tornata dal mare, perché sano e decisamente digeribile e contiene tutte quelle proprietà che fanno bene a chiunque e soprattutto ad una donna che allatta.
Semplicemente non possendo più i pesciolini azzurri che mio padre pescava al mare mi affido ad altre varietà, tipo il salmone, che ho utilizzato per la ricetta dal sapore tutto mediterraneo: trancio di salmone alle mandorle.

3 TRANCI DI SALMONE FRESCO (con ancora la pelle)
½ BICCHIERE DI VINO BIANCO SECCO
50 GR MANDORLE PULITE
20 GR CAPPERI SOTTO SALE
BASILICO
6 FILETTI DI POMODORI SECCHI
BUCCIA MEZZO LIMONE
OLIO DI OLIVA
SALE GROSSO

Frullare i filetti di pomodori secchi, i capperi e qualche foglia di basilico fresco; unire a filo l'olio di oliva e il succo di mezzo limone in modo da rendere la salsa omogenea.
Tostare a parte le mandorle.
Intanto pulire i tranci di salmone e asciugarli bene con carta assorbente.
Sfregare la pelle con il sale grosso e poi rosolarli per due minuti per parte in una padella antiaderente.
Sfumare con il vino bianco e continuare la cottura per all'incirca 5 minuti per lato in modo che la carne all'interno si cuocia.
Unire per ultimo la salsa sopra i tranci di salmone, da ambo i lati e unire le mandorle.
Servire subito ben caldo con dei fili di buccia di limone magari accompagnando con una insalata di fagiolini e crostini.

CHE VOGLIA DI DOLCE



Vorrei rispondere a quanti mi domandano come sta andando con il cucciolo; direi che a parte il fatto che ha scambiato la notte con il giorno me la sto cavando abbastanza bene e il fratello grande in effetti per adesso reagisce bene e mi da una gran mano.
Nuovamente vi ringrazio per tutto l'affetto che avete dimostrato e mi scuso se per il momento passo poco a trovarvi ma spero di rimediare al più presto.
Altra unica nota dolente è la voglia di dolci in qualsiasi momento della giornata, cosa che per me è proprio inusuale, per cui preparatevi ad una serie di torte e biscotti perché in questo momento per me il forno dovrebbe essere sempre in funzione.
Ecco appena sfornati i muffin nocciolotti alle pere!


150 GR FARINA 00
60 MAIZENA
50 GR NOCCIOLE
1 BUSTINA LIEVITO
2 PERE KAISER
100 GR ZUCCHERO
60 GR ZURRO
2 UOVA
1 BICCH.LATTE

Montare le uova con lo zucchero finché diventano spumose e poi aggiungere il burro ammorbidito.
Inglobare al composto di uova la farina setacciata con la maizena, le nocciole ridotte a polvere e per ultimo il lievito.
Mescolare energicamente e poi aggiungere il latte.
Rendere omogeneo il composto e poi versarlo negli stampini per i muffin.
Al centro dell'impasto mettere un quartino di pera in posizione verticale.
Cuocere nel forno ben caldo per 30 minuti a 160°.
A cottura ultimata togliere i muffin dal forno, lasciar raffreddare e cospargere abbondantemente di zucchero a velo.
Con questa ricetta partecipo:

CIPOLLINE PER UN BUFFET E ...UNA RACCOLTA



Alla fine le promesse vanno mantenute anche se un nuovo ciclone si abbatte sulla casa.
Avevo più volte promesso che avrei partecipato a questa raccolta "speziale" , perché è veramente per una buona causa e anzi vi invito a dare una sbirciata qui.
La ricetta è di quelle semplici che abbiamo sperimentato già diverse volte in casa, e che soprattutto in questo periodo è ricorrente nei buffet estivi,....perfette e irresistibili, una tira l'altra, le cipolline speziate in agrodolce.

50 ML ACETO BALSAMICO
2 FOGLIE ALLORO
ANICE STELLATO
500 GR CIPOLLINE
30 GR ZUCCHERO
10 GR MIELE
20 GR UVETTA SULTANINA
10 GR OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
MAGGIORANA
SALE GROSSO

Per prima cosa sbucciate e lavate le cipolline (unica nota dolente).
Mettere in una pentola (potete scegliere o la vaporiera o la pentola a pressione) l'aceto e pari quantità di acqua, aggiungere le spezie e il sale grosso.
Fate sfumare un pochino e dopo aggiungete le cipolline.
Lasciar cuocere se in una padella normale con il coperchio per 20 minuti circa, se nella pentola a pressione dopo dieci minuti dal fischio spegnete
Trascorso il tempo togliere dal fuoco e far raffreddare asciugando bene dal liquido.
Una volta fredde condire con l'emulsione creata unendo il miele con l'olio.
Condire con foglioline di maggiorana.


POST PERSO PER STRADA

Ecco il post che doveva esserci prima che un medico mi mettesse un freno: una ricetta semplicissima con tutto il sapore della bella stagione, che abbina un fiore e un frutto profumatissimo con un vino tipico della mia regione: pesche al moscato e lavanda.


6 BELLE PESCHE DI VOLPEDO
20 CL MOSCATO
1 STECCA VANIGLIA
LAVANDA


Sbucciare le pesche, dividerle in due ed eliminare il nocciolo.
Versare il vino in una casseruola aggiungere la stecca di vaniglia divisa in due e due bastoncini di lavanda fresca e portare ad ebollizione.
Immergere le pesche nel vino e lasciarle cuocere per 10/15 minuti nel liquido mescolando delicatamente.
Togliere la vaniglia e la lavanda.
Distribuire le pesche nel piatto da portata.


GRAZIE


Dire grazie a tutti del vostro affetto e dei vostri auguri è forse un po' poco per cui per chiunque passasse di qui in casa nostra sono pronti i gueffus, …. e per tutti gli altri invece la ricetta.

I gueffus sono dolci tipici sardi (beh, il cognome del piccolo è pur sempre sardo per cui dobbiamo omaggiare la sua terra) hanno forma rotonda, del diametro di pochi centimetri e sono normalmente avvolti da carta velina colorata, con le estremità frastagliate e del colore diverso a seconda delle occasioni da festeggiare.


(x 50 circa)
300 GR MANDORLE PELATE
300 GR ZUCCHERO
1 LIMONE
2 CUCC.ACQUA FIORI DI ARANCIA

Pestate nel mortaio le mandorle e riducetele in farina. Mettete in una casseruola 150 g di zucchero e mezzo bicchiere di acqua: ponetela su fuoco moderato e sempre mescolando lasciate che lo zucchero divenga un denso sciroppo.
Aggiungete allora la farina di mandorle, la scorza grattugiata del limone e due cucchiaiate di acqua di fiori d'arancia. Fate cuocere, mescolando sovente, sino ad avere un composto bene asciutto: versatelo allora sul tavolo di marmo pulitissimo.
Quando l'impasto sarà divenuto tiepido bagnatevi le mani con il liquore e formate con il composto una cinquantina di palline grosse quanto una nocciola. Rigiratele nel restante zucchero, coprendole perfettamente, quindi incartatele una per una come delle caramelle.
Conservatele in scatole di latta o in vasi.