UN PICCOLO TESORO
martedì 28 settembre 2010Quando ho visto il tema di questo contest di Fabiana sono rimasta subito colpita, perché è molto particolare e permette di scoprire un po’ più a fondo la personalità di noi blogger.
Ho subito pensato ai vari gioielli che hanno un valore per me, quali l’anello di fidanzamento dato davanti ad una paella galeotta, l’anello per l’arrivo del bimbo, la croce della nonna, o gli orecchini di perle del diploma, ma più di tutti mi è venuto in mente un ninnolo che non è così prezioso ma è ha un grande valore affettivo.
Questo anello è un banalissimo cerchietto di argento comprato in Marocco e che uso al pollice, lo so che è il meno prezioso ma è il simbolo della mia vita coniugale.
L’incontro con mio marito è stato il classico colpo di fulmine, la sera stessa che siamo usciti insieme sono tornata da mia mamma e le ho detto ”questo lo sposo”.
Non saprei dirvi che cosa mi ha conquistato di lui ma penso che da subito mi sia accorta che era “l’altra metà della mela”.
Ormai sono passati un bel po’ di anni ma siamo sempre più uniti anche perché condividiamo quasi tutti gli interessi e questo ci porta ad avere un ottimo affiatamento.
La nostra più grande passione è viaggiare e cerchiamo anche adesso con un bimbo piccolo, di scoprire nuove culture e nuovi paesi; ecco perché sono particolarmente affezionata a quest’anellino.
L’abbiamo comprato proprio in uno dei nostri primi viaggi, nel deserto del Marocco, e ogni volta che lo metto mi mette coraggio e sorrido perché penso a quanto sono fortunata a poter condividere con lui la mia voglia di scoprire il mondo.
Per questo non posso che presentarvi un piatto tipico del Marocco, che magari non conoscete molto bene, ma che a differenza delle classiche tajine, che mio marito non le può vedere, queste sono molto sfiziose: i briouats.
In Marocco si usano in molte versioni sia dolci che salate con ripieni diversi a seconda delle regioni.
La pasta di base (pastilla) è a base di farina di frumento non lievitata e impastata con acqua tiepida e poco sale, molto simile alla pasta phillo, per cui se non volte lavorare a lungo e di gomito (perché bisogna avere molta pazienza come a volte solo le donne arabe hanno) potete sostituirla benissimo con questa.
SFOGLIE DI PASTILLA 250 GR
FORMAGGIO CAPRINO MOLLE 350 GR
OLIVE NERE E VERDI 150 GR
UN UOVO E UN ALBUME
SCORZA DI LIMONE
SALE E PEPE
Tritate fine la scorza di limone e unitelo al formaggio e alle olive tritate. Aggiustate di sale e pepe e poi unitelo con l’uovo sbattuto.
Tagliate intanto i fogli di pastilla in strisce lunghe di 8/10 cm sul piano di lavoro infarinato senza sovrapporli.
Versate un cucchiaio di composto sull’estremità inferiore di ogni striscia,sollevate il lembo inferiore e piegatelo sino a ricoprire il ripieno.
Ribaltate il fagotto verso l’alto e poi a sinistra: ripetere l’operazione piegando a destra e a sinistra sino ad ottenere una sorta di panzerotto triangolare.
A questo punto potete sia friggerli in poco olio, sia spennellarli con l’uovo sbattuto e poi metterli in forno.
Servire caldi con la buccia di limone tritata e un po’ di prezzemolo.
Di sicuro non sono venuti così bene come i loro ma sono di sicuro stati molto apprezzati!