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#IGMI2019

Mentre la quindicesima edizione di Identità golose è ancora nel pieno del suo svolgimento, per me si conclude la mia immersion in un mondo di eccellenze e di riflessioni sulla cucina italiana.
Costruire nuove memorie, il tema di quest'anno è davvero attuale e sempre più sentito; si prende quindi in esame il passato, si passa dai nuovi format e dalle contaminazioni  per tracciare una nuova identità della cucina.





Grandi nomi come sempre, il vero proprio olimpo della gastronomia, ma soprattutto quest'anno incentrato verso chi ha fatto della televisione un quid aggiungo alla propria cultura; un vero e proprio adattarsi ai tempi che cambiano e che permettono di creare nuove memorie e conoscenze.

Fusilli di Kamut Felicetti alla carbonara tirolese di Norbert Niederkofler

Ditalin di farro al salmì di selvaggina, bacche e radice imperatoria di Norbert Niederkofler

 San Pellegrino Youngs Cup

Daniela Cicioni
Crema di mandorle. gel di mandarino, polveri di capperi e crumble semisalato di Gioacchino Sensale

E come Cannavacciuolo docet nel suo intervento sul palco, la televisione ci cambia (lui stesso dice di aver perso 25 chili dalle prime riprese televisive) ma anche permette alle persone a casa di capire quanto sacrificio,dedizione e ricerca ci vogliano per essere dei grandi Chef.


Quest'anno le sale si arricchiscono di interventi e tematiche, dal pane alla pasta alla pasticceria, allo champagne e un vero e proprio occhio di riguardo verso la mixology che acquista una sala propria ma che imperversa anche negli stand come in quello del grano padano.

Biancomangiare con grano Padano di Valeria Mosca

Ovunque eccellenze italiane, sorrisi, voglia di mettersi in gioco, voglia di creare...se l'atmosfera fosse sempre  come questa a MiCo, conquisteremmo il mondo...