Sabato 10 maggio si è svolta nella location The Warehouse, il dibattito We talk Uma condotto da Alessandro Cossu e voluto dalla Chef Victoire Gouloubi sulle potenzialità ancora poco conosciute dell'Africa.
Ma usare l'espressione cucina africana è veramente molto riduttivo, ogni area geografica di questo continente così ampio, come poi le diverse culture di ogni paese, portano una varietà in cucina sconosciuta ai molto.
Perchè non vi sono ancora molti ristoranti specializzati in queste cucine? perchè è così difficile reperire i prodotti locali? Perchè non esistono eventi dedicati?
Queste e tante altre domande a cui gli ospiti illustri, quali l'ambasciatore Giuseppe Mistretta, l’imprenditore e attivista per la biodiversità Michele Sofisti, il fondatore di Orlandi Caffè Mauro Cipolla, la giornalista gastronomica Claudia Concas, l’esperta di cultura gastronomica Francesca Romana Barberini hanno cercato di dare una risposta..
Le chef Bintu Sarr,ha non solo fatto assaggiare dei buonissimi piatti ma a spiegato come riesce ad avvicinare il pubblico tramite una cucina fusion e la Chef Aster Sagai ha raccontato la storia di una mamma tenace che ha aperto un ristorante eritreo, Warsà, che ora compie ben 30 anni!
Durante l’evento sono stati presentati cinque progetti innovativi nati da giovani africani, tra cui REDIZI, un gioco da tavolo educativo ideato da Issa Yerima per esplorare la ricchezza culturale del continente.
I piatti della degustazione sono stati accompagnati da Pasta Latini, i fiori eduli di Tastee, il nuovo bitter di Familia Pizarro,(bitter italiano ma con fava di cacao africano) i vini del Consorzio Garda DOC e dell’Azienda Agricola Le Albare; Il tutto arricchito dalla degustazione di caffè in infusione a cura del maestro barman Vito Schiavo della Caffetteria di Parma.
A sfondo le bellissime opere di Lanusa Silva e del pittore Jonathan Rodriguez che portavano decisamente un'aria di Africa intorno a noi.
il concetto base alla fine che il cibo unisce tutti a discapito della religione e del colore della pelle e che alla fine siamo noi a fare i veri ingredienti della cucina stessa.