Si è appena conclusa anche questa XIII edizione di Identità
Golose Milano, organizzata da Paolo Marchi in
collaborazione con MagentaBureau che ha visto come sempre coinvolti grandi nomi
del panorama culinario italiano e non solo.
Un’edizione che ho trovato decisamente più interessante
molto più tecnica senza particolari fronzoli ma tutta centrata verso le
eccellenze italiane e un occhio di riguardo ai giovanissimi talenti che si sono messi in mostra per la
prima volta sul palco della nuova cucina.
Il tema di questa edizione è la forza di libertà: il
viaggio, tema peraltro molto caro a moltissimi Chef che ormai nei loro piatti
risentono delle vere contaminazione dei viaggi fatti nelle loro esperienze, ma
anche un’accettazione del “diverso” non solo come ingrediente ma anche come
tecnica di cottura.
Concetto peraltro che si dovrebbe davvero applicare anche
alla realtà, come dice Bowermann che punta il suo intervento proprio sull`accettazione dell`altro.
Particolarmente interessanti i giovani talenti, che parlano con entusiasmo della loro terra e che spesso vengono da famiglie di ristoratori, ma che hanno saputo viaggiare con la mente e portarsi alla ribalda come la giovanissima Martina Caruso.
Grande protagonista la pasta, che ha una sala completamente
dedicata e dove è stato veramente interessante scoprire nuove tecniche e non
solo abbinamenti, poiché un piatto di pasta non si dove limitare alla bollitura
in acqua. (Per esempio la pasta cotta al vapore con fegato di merluzzo di
Anthony Genovese).
Molto interessante lo spazio S.Pellegrino, proposta per
rivivere le emozioni della S.Pellegrino Young Chef. Molto bella la proposta di
uno dei giudici della prossima edizione Loretta Fanella che ha proposto Ninfea,
Litchi rosa e Lamponi, un dessert di una delicatezza unica nei sapori e nei
colori.
Ma a Identità ci sono anche i produttori che riescono a
valorizzare i loro prodotti in maniera originale e coinvolgente magari anche
grazie agli Chef più rinomati come Moreno Cedroni per Prime Uve o Cracco per
Felicetti.
Non dimentichiamo anche per gli amanti la zona cocktail dove
si è esibito il nostro alessandrino Fabiano Omodeo e la zona d’elite Champagne.
Un’edizione quindi sempre molto ricca ma decisamente molto
più interessante e ricca di contenuti, un evento a cui non si può rinunciare!