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TRE STUFATI INVERNALI PER UNA CENA INDIMENTICABILE

 Con questo freddo e la nebbia che ci avvolge nulla di più piacevole che invitare gli amici a casa;
candele profumate, musica in sottofondo, legna scoppiettante nel camino e una bellissima tavola
imbandita. 
Con il sottofondo delle note di Billie Holiday, aprite una buona bottiglia di rosso e seguite i miei
consigli per una perfetta serata all'insegna del gusto e del divertimento! 
Decorate la tavola di oro, aggiungete qualche ramo di pino come centrotavola, e tirare tirate fuori le
stoviglie migliori. poiché una tavola ben curata sarà subito indizio della buona riuscita della serata. 
Opterei poi per uno stufato invernale che ha riposato a lungo in cottura ma si prepara in anticipo
proprio per potervi godere di più gli ospiti, dei contorni di stagione come funghi sottolio, zucca al
forno e radicchio e l'immancabile pane con cui fare obbligatoriamente scarpetta alla fine del piatto. 
Ora se tutto vi sembra particolarmente complicato sappiate che con i miei consigli preparerete piatti
squisiti e con poco sforzo, abbinato al fatto che non vi sarà difficile trovare gli ingredienti della
spesa on line. 

Incomincerei con il proporvi una ricetta del Piemonte: il Fricandò, ovvero uno spezzatino stufato di
carne di vitello. 



Un piatto davvero confortante e adatto alla stagione invernale, dove l'ottima carne di fassone di
razza piemontese, vera e propria eccellenza del made in Italy, caratteristica per la sua magrezza,
viene arricchita con lardo, cipolle e vino rosso  che si sfaldano letteralmente in cottura. 
Se volete invece andare su gusti più decisi allora niente di meglio che un perfetto brasato al barolo. 



A differenza degli stufati classici che di solito vengono presentati in piccoli bocconcini qui partiamo
da un intero pezzo di carne che deve marinare con spezie in un ottimo vino, di solito appunto il
barolo. In seguito si procede con la rosolatura a fuoco vivo, per far si che si sprigionino gli aromi
grazie alla reazione di Maillard e che si sigilli, in modo da non disperdere i succhi. 
A questo punto si trasferisce tutto in una pentola capiente, possibilmente di ghisa e si inizia la
cottura a bassa temperatura, in modo da non raggiungere mai l'ebollizione per non far indurire
la carne e si continua, anche oltre le tre ore, aggiungendo solo all'occorrenza pian piano del brodo. 
Se vogliamo dare invece un tocco esotico alla serata ecco che lo spezzatino stufato ungherese per
eccellenza, il Gulasch, diventa l'ospite d'onore. 



La nota immancabile di questo piatto povero a base di carne, lardo e patate, è la paprika che
aggiunta alla carne in cottura dà una leggera piccantezza ma rilascia anche un colore inconfondibile
rosso che si sposa benissimo con una polenta giallo oro fumante. 
Come vedete costa davvero pochissimo sforzo per rendere la serata con gli amici un immancabile
successo e tripudio di piatti confortanti; e tu sei pronto a metterti ai fornelli perché qui la cosa più
difficile è fare la lista degli invitati!