Ormai sono passati un po’ di anni ma della mia visita a
Valencia ma mi rimane sempre nel cuore la cucina e per fortuna questa edizione
di Identità Golose mi ha riportato mentalmente in questa terra.
Cosa rimane del retaggio gastronomico di Ferran Adrià?
Sicuramente
ottimi e preparati Chef come Richard Camarena.
Giovane, brillante e soprattutto
umile, anche se è una vera e propria istituzione nella sua città (ben tre locali) inizia chiedendo scusa all’Italia perché ha veramente
molto rispetto per le nostre materie prime e tradizioni.
Come lui stesso afferma è venuto a Identità Golose per
parlare di brodi, non per stravolgere preparazioni classiche, ma per apportare
consigli e frutti dopo svariati studi su nuove tecniche.
E così partendo da pentole a pressioni e ottime materie
prime come la immancabile nella sua cucina colatura di alici ed elementi
proteici si ottengono brodi e consommé molto saporiti, profumati e intensi.
La sua cucina è veramente un’esaltazione della cucina
mediterranea, dei sapori e profumi di una terra baciata dal sole, in chiave
moderna ed attuale, dove alla fine il prodotto è, sì il frutto della casualità
dato dal tempo e dalla reperibilità delle materie prime, ma anche il risultato
finale di una cucina che non si ferma mai dove si suda e si studia.
Come sempre la voglia di prendere un aereo e volare in questa città unica dove la cucina è forte e
predominante e un grazie a Identità golose per l’intervento di ospiti
internazionali unici.