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EATING OUT


Oggi parte una nuova rubrica: eating out.
Voi sapete ormai che la mia più grande passione oltre la cucina sono i viaggi e una valigia è sempre pronta per essere riempita in casa mia.
Quando non riesco a far viaggi lunghi mi accontento di gite fuoriporta durante le quali però mi immergo completamente nella realtà del posto e non mi accontento solo di guardare ma voglio provare anche tutte le cose buone che il posto mi sa offrire.
Ecco che di solito mi vedete chiedere con fare ammiccante ai giovincelli dove mi consigliano per prendere l'aperitivo o magari con un filo di voce cospiratorio chiedere al tabaccaio dove si mangia meglio.
La mia non pretende di diventare una vera e proprio guida enogastronomica, non mi ci vedo molto a fare la figura del critico ma vi do alcuni consigli su cosa ho comprato o mangiato in questi posti, e badate bene mi baserò esclusivamente su quello che dice la gente del posto.
Vi consiglio di lasciar perdere ogni tanto le guide stellate e di affidarvi alle esperienze vere di chi vive lì, di solito saranno contenti di poter esservi utili e consigliarvi al meglio.
La rubrica verrà solo messa il venerdì (e ovvio non sempre) e sarà correlata oltre che da foto anche da ricette tipicamente del posto.
N.B: se qualcuno in privato si sentisse di segnalarmi dei posti o di invitarmi a provare qualcosa di speciale non esitate a contattarmi.
La mia prima meta è San Rocco di Camogli.
La bellezza di questo paesino è che è immerso nel verde, con una vista mozzafiato, e da qui partono anche diversi sentieri che attraversano il Parco di Portofino, fino a Punta Chiappa e a San Fruttuoso.
Prima di partire per qualsiasi escursione (possono variare da mezz'ora fino a cinque ore, con diversi gradi di difficoltà) vi consiglio una sosta nella famosa panetteria del paese (Panificio Maccarini, via San Rocco 46) “Le gallette del marinaio”
Come ovviamente il nome già anticipa la specialità del locale è proprio questa e vanta una antica tradizione marinara.Si preparano con farina 00, acqua, sale, lievito e strutto. Sono cotte due volte per meglio biscottarle e si confezionano a forma rotonda, grandi quanto un piattino da cappuccino e non più alte di 1 cm. Si possono mantenere anche per 3-4 mesi.
Essendo molto dure per l'uso dei pescatori e dei marinai liguri, che potevano preparasi facilmente in barca durante l loro lunghe trasferte, prima di essere consumate devono essere necessariamente ammollate in acqua.
Adesso si usano per preparare panzanelle, arricchire zuppe di pesce e per la tradizionale capponadda di cui vi lascio la loro ricetta.

 
La Capponadda nel panorama della Gastronomia Genovese deve essere collocata tra i piatti di estrazione marinaresca. E' fondamentalmente un'insalata, un'insieme cioè di diversi ingredienti, che lega prodotti di mare con quelli di terra.

2 Gallette genovesi
160 gr. di tonno conservato
2 Pomodori maturi
6 Acciughe salate
15 Olive Taggiasche
2 Uova sode
1 Cucchiaio di Capperi
1 Spicchio piccolo di Aglio
1 pizzico di Origano
1 pizzico di trito di Prezzemolo
Olio q.b.
Sale q.b.

Spezzettare le gallette e inumidirle con acqua in modo che si ammorbidiscano; metterle in una ciotola e aggiungere i pomodori tagliati a pezzettini, le acciughe sfilettate e divise ciascuna in 4 parti, il tonno sminuzzato, i capperi, le olive e lo spicchio di aglio tritato finemente. Condire con olio d'oliva ligure, sale, un pizzico di prezzemolo e un po' di origano. Disporre il tutto in un piatto di portata avendo cura di mettere in bella mostra le uova tagliate a spicchi e alcune fettine grandi di pomodoro.
Ritornando a noi se le gallette non sono abbastanza per sfamarvi, vi potete anche deliziare con la loro focaccia che è buonissima!
Se non siete amanti delle passeggiate non disperate, dei comodi bus vi porteranno dovunque voi vogliate andare: Santa Margherita Ligure, Portofino, Recco o la vicina Camogli, tutti paesini liguri bellissimi che meritano da soli una visita.
Noi abbiamo optato per quest'ultima.
Camogli è storicamente un borgo di pescatori dalla’antica tradizione marinara, oggi meta turistica in quanto località balneare. Il borgo marinaro di Camogli, situato nel del Golfo Paradiso, sorge proprio a ridosso del monte di Portofino, a soli 20 km da Genova. Camogli offre un paesaggio tipico dei borghi liguri, molto ospitale, con le coloratissime casette una attaccata all’altra e che si affacciano sul mare. Come da tradizione il piccolo e antico porticciolo è ancora pieno di barche da pesca e gozzi colorati.
Ovviamente anche qui non potevo esimermi dal chiedere,visto che siamo in Liguria,il posto dove si mangia la focaccia migliore e tutti sono stati concordi: le Petit Four nel budello centrale.
Mi era stata raccomandata quella di cipolle e io all'inizio, visto che la trovo un po' pesante ho storto il naso, ma anche qui mi sono fidata e ne ho comprato un pezzo.
Spero che le persone che mi hanno consigliato leggano questo pezzo perchè devo dire con assoluta certezza la più buona che abbia mai mangiato e li ringrazio del consiglio
Vi segnalo ancora un locale dove prendere l'aperitivo.
Da una indagine tra i giovani, in questo periodo dell'anno non c'è un vero e proprio bar che spicchi sugli altri ma uno forse si distingue di più anche per la posizione invidiabile, con una ampia vetrata direttamente sul mare e di fronte ad una delle piazzette principali di Camogli: Bar Hook, via al Porto.
Posso aggiungere che oltre alla bellissima vista come valore aggiunto al posto, il prezzo: con quello che abbiamo speso per tre aperitivi (anche mio figlio ormai ha questa abitudine) da noi forse ci pago tre caffè!!
Per i ristoranti questa volta non vi segnalo nulla, anche perchè stavolta non ci siamo andati, ma in compenso vi lascio una antica ricetta tipica di questo posto: Mandilli de Saea letteralmente fazzoletti di seta, dovuto al fatto che la pasta va stesa molto sottile e dalla larghezza di un fazzoletto.
Di solito si condisce con il pesto e fagiolini e patate.

 
Per il pesto vi rimando alla ricetta del consorzio ligure del pesto http://www.mangiareinliguria.it/consorziopestogenovese/pestogenovese.php

INGREDIENTI PER 4 PERSONE
IMPASTO:
150 gr. di farina
1 rosso d'uovo
Acqua
Sale q.b.
Olio

Si procede normalmente formando una fontana con la farina, si mette il rosso dell'uovo e il sale e si procede mettendo l'acqua tiepida.
Si impasta finchè la pasta diventerà omogenea e poi si lascia riposare almeno mezz'ora.
Si passa nella macchina prima più grossa e poi sempre più fine finchè non si formano dei rettangoli molto fini.
Si mette a bollire intanto dell'acqua salata e poi si buttano al massimo tre fazzoletti.
Si lasciano cuocere qualche minuto poi si tirano su e si condiscono subito.
Si servono appena si tolgono dall'acqua per evitare che si attacchino tra di loro.
Preferibilmente si condisce con il pesto e fagiolini e patate.

Se vi recate in queste zone, potete godere delle belle giornate in spiaggia, che in questo periodo visto la poca affluenza dei turisti sono fantastiche, e magari prepararvi un bel pic-nic con la capponnata, la focaccia e un buon pigato.
Cosa si può desiderare di più'?!
Una ultima segnalazione per gli innamorati; per questo week end di San Valentino tante sono le proposte organizzate dalla pro loco.